PIETRASANTA. Intervento del Movimento 5Stelle: “Apprendiamo da voci di corridoio che l’amministrazione, resasi conto che non è poi così facile gestire i conti di un comune in difficoltà come il nostro, sia andata a bussare alla porta di Ersu per tagliare una parte della voce relativa al servizio di raccolta rifiuti.

In particolare questi gufi sostengono che il sindaco abbia intimato ad Ersu di voler rivedere la spesa del comune di poco meno di 1 milione di euro sugli 8 attuali, suggerendo due strade: il taglio dei dipendenti oppure la riduzione/rimozione del servizio porta a porta di raccolta differenziata.

Ragioniamo un attimo sulla prima possibilità, il taglio dei dipendenti. Quello che nel tempo è stato usato, come tutte le altre società partecipate dai comuni, come luogo per sistemare amici o parenti dalla vecchia (che si dichiara nuova) politica oggi viene disconosciuto. In pratica ci si ravvede delle scellerate scelte del passato per tornare ad una più grillina visione delle partecipate.

Ben venga questa visione, ma con dei però… Però, nel caso in cui si segua questa strada, deve essere tagliato il personale non competente e non necessario, non chi lavora, ma non ha amicizie o familiari di rilievo. Però chi viene mandato a casa non deve finire in qualche altro poltronificio di stato per salvare qualche interesse.

Però non ne deve risentire in alcun caso il servizio di raccolta della spazzatura porta a porta e differenziata, che ci porta direttamente al secondo punto.Già abbiamo assistito ad una riduzione dei giorni in cui si ritirano alcuni rifiuti, già abbiamo dovuto ascoltare le promesse di riduzione della tassazione per chi differenziava correttamente, già abbiamo dovuto ascoltare le promesse di un efficientamento del servizio, promesse ovviamente tristemente disconosciute.

Il fatto però che nel 2015 anche solo si pensi a ridurre la differenziata porta a porta è tanto anacronistico quanto preoccupante. Ormai la strada verso una tariffa puntuale pesata (e auspicabilmente rifiuti zero) è stata tracciata, nel massimo rispetto dell’ambiente in cui viviamo e della nostra salute. Sì perché l’alternativa è quella dell’incenerimento, tristemente nota ai cittadini del Pollino e non solo per le conseguenze che ha avuto, ha ed avrà sulla salute.

Per efficientare ersu sarebbe sufficiente rimuovere i tentacoli della politica che la avvolgono da anni; il male dell’Italia non è la gestione pubblica, ma la gestione pubblica asservita alla (e dalla) politica*. Nessuno tocchi la raccolta differenziata porta a porta ed anzi si aumenti, si introduca la tariffa puntuale pesata (prima per le famiglie e poi per le attività) e si persegua la strada di rifiuti zero perché se non si capisce che i rifiuti sono una risorsa, se correttamente gestiti, si pagherà di meno in bolletta ora, ma il costo sociale, ambientale e sanitario nel lungo periodo sarà incalcolabile.

Ma noi non crediamo ai gufi, e quindi diciamo all’amministrazione “state sereni”.
* La possibilità di privatizzare, anche solo in parte, Gaia è per noi altrettanto preoccupante. Un recente articolo di giornale apriva alla possibilità di cercare un investitore. Può essere passato inosservato a molti, ma non a noi, non a chi combatte da sempre per un servizio idrico pubblico e su cui non si specula.

Per Gaia noi abbiamo altre proposte che potete leggere qui http://www.pietrasanta5stelle. com/2015/10/per-gaia-il-m5s- ha-un-piano-reset.html.”

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